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Il monitoraggio del traffico online richiede l’utilizzo di appositi strumenti per l’analisi e la valutazione delle informazioni rilevate durante la navigazione degli utenti. I sistemi più adottati nelle strategie di digital advertising sfruttano il lato client o il lato server per la raccolta, la condivisione e l’elaborazione dei dati.
La principale differenza è la metodologia adottata per il tracciamento delle visite ad un determinato sito web. Queste attività svolgono un ruolo essenziale per il marketing, ma negli ultimi anni hanno sollevato anche controversie e aspre critiche per il trattamento poco trasparente riservato alle informazioni personali.
Una maggiore consapevolezza per la privacy individuale ha incentivato l’elaborazione di soluzioni in grado di garantire una protezione superiore ai dati forniti dagli utenti. Questo fenomeno ha determinato anche l’epilogo dei cookie di terze parti e del tracking client-side per le campagne di digital advertising.
Per comprendere gli effetti e la portata del cambiamento in atto si devono valutare le principali differenze tra i due sistemi di tracciamento, l’impatto della rivoluzione dei cookies sull’advertising digitale e le ultime novità introdotte per tutelare la privacy degli utenti durante la navigazione online.
Il tracciamento lato server viene impiegato per registrare una serie di dati sul visitatore. Queste indicazioni vengono catalogate ed elaborate da un apposito software in base ad alcuni parametri come la tipologia di browser utilizzata, la posizione e l’indirizzo IP. Il server-side tracking monitora il traffico tramite dei collegamenti a degli appositi server che ricevono una richiesta HTTP per la registrazione e la catalogazione delle informazioni.
Il client-side tracking opera al di fuori dei browser tramite un pixel inserito nella pagina web da monitorare. Fornisce una serie di dati più accurati perché elude qualsiasi difficoltà provocata dalle estensioni degli ad-blocker e dalla sospensione dei cookie. Il client-side tracking sfrutta il codice di monitoraggio Javascript per tracciare il traffico di qualsiasi sito internet.
Il Regolamento generale sulla protezione dei dati ( GDPR ) è stato approvato dal Consiglio Europeo per tutelare la privacy e regolare il trattamento delle informazioni personali dei cittadini residenti nell’Unione Europea. Le nuove leggi vengono applicate a qualsiasi tipologia di sito internet e coinvolgono le seguenti pratiche del digital advertsing:
Per soddisfare i parametri imposti dal GDPR vengono elaborate delle nuove strategie che prevedono la graduale rinuncia ai cookie di terze parti per finalità pubblicitarie e l’impiego di specifiche informative per la richiesta del consenso.
La principale soluzione individuata dalle aziende è l’ottimizzazione dei canali destinati all’acquisizione e alla gestione delle informazioni personali. Con questo approccio innovativo i dati di prima parte vengono incrociati con set differenti per ricavare ulteriori indicazioni sul traffico online.
Ecco le nuove fonti da prendere in considerazione per la sostituzione dei cookie di terze parti:
Anche i browser e i principali sistemi operativi hanno intrapreso delle iniziative per limitare il tracciamento. Apple, ad esempio, ha elaborato per Safari la nuova funzionalità ITP ( Intellingent Tracking Prevention ) che blocca in automatico i cookie di terze parti. Anche Google ha sviluppato uno strumento di tracking protection per proteggere la privacy e integrare tutti i requisiti inerenti alla profilazione degli utenti.
Il Consent Mode, invece, è stato modificato per semplificare il processo di interazione con le piattaforme di gestione del consenso ( CMP ), offrire un livello di trasparenza superiore e coordinare l’attività dei vari tag.
Le imprese che vogliono instaurare un legame con i propri utenti possono sfruttare i dati di prima parte ricavati dai vari canali di comunicazione aziendali. Queste informazioni, infatti, vengono raccolte tramite i vari punti di contatto previsti da una strategia di customer journey.
Per questo, rappresentano una risorsa in grado di colmare il contributo apportato dai cookie di terze parti nei sistemi di tracciamento e profilazione tradizionali. Forniscono un’immagine più minuziosa e accurata perché sfruttano un numero superiore di touchpoint per la registrazione delle azioni compiute durante la navigazione online.
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