Google Bard: la sfida a ChatGPT. Cos’è e come funziona
Gli avanzamenti nell’intelligenza artificiale hanno aperto nuove frontiere nell’innovazione informatica, in particolare nello sviluppo di software di conversazione che emulano le interazioni umane. Questi chatbot basati sull’AI migliorano le capacità dei motori di ricerca, rappresentando una svolta importante nel campo delle scienze informatiche. Per rimanere al passo della concorrenza, Google ha assunto la sfida di perfezionare il proprio chatbot basato sull’AI, noto come Google Bard, per competere con ChatGPT.
Google Bard è un progetto rivoluzionario mirato al miglioramento dell’esperienza dell’utente, fornendo risposte più pertinenti alle query di ricerca attraverso la simulazione del linguaggio e l’apprendimento automatico. Il primo esperimento di Google con questa tecnologia è stato progettato per affinare l’elaborazione dei dati, integrare modelli generativi con siti web, applicazioni e piattaforme di messaggistica, e offrire un’alternativa valida a ChatGPT. Questo articolo mira a fornire una panoramica su come funziona Google Bard ed esplora il suo potenziale impatto sul panorama digitale.
Google Bard: cos’è e quali cambiamenti introduce?
Quest’esperienza di ricerca complementare è stata sviluppata per semplificare l’elaborazione e la visualizzazione dei suggerimenti per qualsiasi query. Google Bard è un’interfaccia alimentata dalla versione ottimizzata e aggiornata del modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM). Un algoritmo deep learning in grado di riconoscere, comprendere e generare dei contenuti di qualità col supporto dell’innovativa rete neurale Trasformer.
Il Language Model for Dialog Applications (LaMDA) di Google elabora una risposta in base alle previsioni formulate col supporto dei dati raccolti da apposite piattaforme digitali di crowd work. In pratica, le informazioni recuperate da fonti esterne agevolano la formulazione dei suggerimenti che completano e perfezionano il quesito in base a tre parametri:
- Specificità
- Interesse
- Pertinenza
Questo chatbot è stato progettato per produrre delle frasi intere più accurate e soddisfare le intenzioni di ricerca con un elenco ristretto di risultati. Google Bard integra l’ampiezza delle informazioni disponibili online con la potenza di calcolo dei modelli linguistici e le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa.
Google Bard: come funziona e a cosa serve?
Questo modello linguistico generativo può apprendere autonomamente nuove nozioni esaminando una notevole quantità di dati, schemi e tendenze statistiche. Le conoscenze assimilate con l’algoritmo di intelligenza artificiale vengono utilizzate per creare dei nuovi testi col supporto del meccanismo di apprendimento automatico.
Google Bard fornisce assistenza agli utenti che effettuano una ricerca online tramite un chatbot che sfrutta l’integrazione dell’intelligenza artificiale con le risorse di Google per l’elaborazione dei suggerimenti e delle risposte. LaMDA è il modello sviluppato per interpretare le informazioni e creare dei contenuti più attendibili e plausibili.
Questa tecnologia sfrutta l’architettura delle reti neurali per convertire le sequenze di input nei termini che compongono il testo. L’obiettivo del progetto è molto semplice: Google vuole migliorare i processi di machine learning per frenare l’ascesa delle alternative ai motori di ricerca sviluppate dai principali competitors.
Quali sono le principali differenze tra Google Bard e ChatGPT?
La competizione ha alimentato lo sviluppo di nuove applicazioni di AI più dinamiche, complete ed efficaci nel settore dei chatbot. Con questo progetto Google vuole recuperare il terreno perso con Open AI e integrare le capacità dei modelli linguistici generativi nel motore di ricerca.
Le principali differenze tra Google Bard e ChatGPT riguardano:
- Lingua utilizzata
- Database
- Numero e qualità delle risposte
Google Bard sfrutta le risorse del motore di ricerca per estrarre le informazioni e soddisfare le intenzioni di ricerca con tre opzioni. Le risposte, inoltre, vengono elaborate solo in inglese a differenza di ChatGPT che è disponibile in diverse lingue e fornisce una sola bozza che può essere anche rigenerata in caso di scarsa attinenza.
Opena AI sfrutta un proprio database rispetto alla chatbot di Google che utilizza la rete per fornire informazioni aggiornate e approfondimenti. Google Bard integra anche dei modelli creativi di AI generativa per trasformare qualsiasi idea in un’immagine di qualità elevata e stimolare la fantasia degli utenti con le innovative risorse fornire dall’intelligenza artificiale.
La sfida per l’intelligenza artificiale entra nel vivo con l’elaborazione di nuovi chatbot in grado di simulare il linguaggio naturale e fornire delle risposte contestualizzate. Google Bard rappresenta un ulteriore passo avanti nel settore dei motori di ricerca generativi in grado di agevolare l’esperienza degli utenti durante la navigazione online. Le limitazioni, come la produzione di contenuti uguali e ripetitivi, sono alcuni dei problemi che non incidono sulle potenzialità di questo chatbot sviluppato per migliorare l’interazione con le tecnologie di ultima generazione.